“Quel mattino a Lampedusa” con Vito Fiorino, il pescatore che salvò in mare 47 persone nella notte del naufragio.
Nel mese di giugno si celebra la giornata mondiale del rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione dei rifugiati e richiedenti asilo.
La celebrazione della Giornata del Rifugiato vuole rappresentare non solo un’occasione di scambio ed incontro culturale, ma un passo importante verso la definizione di un dialogo costante e aperto a tutta la cittadinanza sul tema dell’immigrazione.
L’Assessorato ai Servizi alla Persona promuove, in questa occasione, un evento organizzato dal Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI) della Provincia di Lecco e dalla Cooperativa La Grande Casa e prevede:
- la testimonianza di Vito Fiorino, “eroe di Lampedusa”, un uomo che con la sua barca, nella notte del 3 ottobre 2013, salvò 47 migranti da un naufragio al largo di Lampedusa;
- la lettura di racconti, aspettative, tragedie, successi e difficoltà di tanti uomini, donne e bambini che hanno lasciato le proprie terre per affrontare un difficile viaggio della speranza in Europa;
Vito Fiorino è nato a Bari ma cresciuto a Milano (Sesto San Giovanni), è un falegname e pescatore per passione. Il 3 ottobre 2013 è stato soccorritore durante una delle terribili tragedie del nostro mare, a Lampedusa, dove si è trasferito ormai da molto tempo, trascorrendoci la maggior parte dell’anno. Si trovava in rada in attesa dell’alba per uscire a pesca con un suo amico e si è trovato circondato da naufraghi che urlavano disperatamente chiedendo aiuto - “Quelle urla che salivano dall’acqua mi sembravano gabbiani, invece erano uomini”. I profughi erano in acqua da 4 ore e da conoscitore del mare Fiorino sapeva che la situazione era drammatica; senza pensarci due volte, cominciò a issare a bordo con l’aiuto dell’amico quante più persone possibili, fino a rischiare il ribaltamento dell’imbarcazione. Dopo aver dato l’allarme alla Capitaneria di porto, riportò le 47 persone salvate sulla terra ferma (46 uomini e una donna), strappandole a morte certa.
L’evento vede il coinvolgimento e il supporto di diversi enti e associazioni presenti nel comune di Casatenovo che afferiscono al gruppo informale denominato “Umanità alla deriva”: Caritas, Pro-Loco, Angolo Giro, Progetto Mondo MLAL, La Colombina, Cambiamenti, Comunità Pastorale Casatenovo e Pastorale Giovanile, oltre che l’associazione RIFUGIO e il consiglio Comunale dei ragazzi e si svolgerà presso il cortile d’ingresso di Villa Facchi (Biblioteca di Casatenovo) venerdì 21 giugno alla ore 21.
Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare a questo straordinario appuntamento ricco di umanità, coraggio, disperazione e speranza.
Casatenovo, 19 giugno 2024