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CENSIMENTO AMIANTO

  • Volantino scaricabile e consultabile dagli allegati

AMIANTO come comportarsi

La Legge 257 del 1992 vieta l'impiego di materiale che contiene amianto: non sono più consentiti estrazione, lavorazione, commercializzazione, utilizzo di amianto o manufatti che lo contengono.Questo perché l'amianto è sicuramente cancerogeno, anche nelle piccole dosi a cui è esposta la popolazione generale.



La legge non impone automaticamente la rimozione dei materiali che lo contengono, però prevede due adempimenti a carico del proprietario:

  • la segnalazione alle ASL per l'inserimento nell'archivio dei siti con amianto;
  • la sorveglianza del materiale per controllare nel tempo il suo stato di usura

La individuazione della presenza dell'amianto e la sua successiva sorveglianza è particolarmente importante per l'amianto “in matrice friabile” (quello cioè che si sbriciola con le mani), che in passato è stato impiegato come isolante per caldo e rumore (caldaie, tubature per acqua calda e vapore), come guarnizioni di impianti, in organi di attrito.

L'amianto “in matrice compatta” si può rompere solo ricorrendo ad attrezzi: il cemento-amianto (eternit) ne è il più tipico esempio; è stato usato soprattutto per lastre piane o ondulate per la copertura di tetti, per canne fumarie, tubature e cisterne per l'acqua.

L'eternit dei tetti è oggi la principale sorgente dell'amianto presente in aria nei centri urbani: l'impasto di cemento, disciogliendosi in superficie per effetto degli agenti atmosferici, libera le fibre dello strato più esterno, che passano in aria e possono essere inalate.

Il problema amianto, e l'importanza anche dell'amianto compatto per la salute della popolazione, è stato ben evidenziato dalla recente normativa regionale, Legge regionale 17/2003 e conseguente Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), che pone come obiettivo prioritario di salute pubblica la eliminazione completa entro i prossimi 10 anni di tutto l'amianto dal territorio regionale.


Il primo passo a tal fine è la mappatura dei siti che lo contengono.

La Azienda Sanitaria Locale di Lecco, in collaborazione con i Comuni della Provincia, invita proprietari, amministratori di condomini o legali rappresentanti di aziende, responsabili di siti con sospetta o accertata presenza di amianto, a segnalare tale materiale agli Uffici Tecnici comunali o direttamente all'ASL, utilizzando l'apposito modulo che può essere richiesto alle stesse strutture.

Per informazioni ulteriori
contattare il Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro (tel. 0341 482449) sito presso il Dipartimento di Prevenzione Medica della ASL di Lecco, via G. Tubi, 43.

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Pagina aggiornata il 21/11/2024